Nei dintorni dell’incantevole borgo di Santo Stefano di Sessanio, del quale ho già raccontato la romantica storia di rinascita, si trovano altrettanti luoghi straordinari di cui il ricordo per me resterà indelebile. Oltre Rocca Calascio e il suo tramonto, un altro luogo sicuramente in grado di emozionare è Campo Imperatore, che fa da tappeto al grande re Corno Grande del Gran Sasso, la cima più alta degli Appennini. Ho decine di foto di Campo Imperatore, ma nessuna è in grado di rendere la sua bellezza.
Ci troviamo all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga e questo altipiano, con i suoi 18km di lunghezza, 8km di larghezza e un’altitudine che varia tra i 1.460 metri ai 2.138 (coprendo un’area di circa 75 chilometri quadrati), è il più esteso degli Appennini.
Campo Imperatore fa contenti tutti: camminatori a caccia di sentieri, motociclisti che inseguono emozioni, ciclisti che maledicono motocilisti, automobilisti che bramano strade da sogno e camperisti in cerca di silenzio e di cieli stellati. Sì, perché qui la presenza dell’uomo sembra quasi non esserci; a parte qualche fattoria con bovini e cavalli, le uniche forme di vita sono i visitatori di passaggio e la natura.
Si potrebbero passare ore percorrendo le strade semideserte di Campo Imperatore, osservando la sua immensità, le sue sfumature e le ombre delle nuvole sui prati. Questo luogo ricorda a tratti il Far West e a tratti il Tibet. Non a caso è stato scelto come location per girare famosi film, come ad esempio quelli della serie “Lo chiamavano Trinità” (c’è anche un cartello che indica i luoghi delle scene più famose, dove i “pellegrini” degli spaghetti western vanno a scattarsi la foto di rito). Non a caso è chiamato Piccolo Tibet, perché lo ricorda, soprattutto se visto dall’alto.
Qui si trova, a 2.138 metri di altitudine, l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, fondato nel 1.965 e ancora utilizzato; è il più alto d’Italia e l’unico dotato di telescopio a infrarossi. Ci sarebbe piaciuto visitarlo, ma è aperto solo in determinati giorni e orari. Si raggiunge con la funivia o, nella bella stagione, in macchina (l’ingresso all’area e al parcheggio, che è anche il punto di partenza per diverse escursioni sul Gran Sasso, costa 5 euro per l’intero giorno. Dei gentili omini sporgono il biglietto sulla strada).
Poco distante dall’Osservatorio c’è il famoso Albergo Campo Imperatore, dove venne rinchiuso Mussolini (prima di essere liberato da una squadra di paracadutisti), precisamente nella stanza 220 (che ha mantenuto gli arredi dell’epoca ed è visitabile come museo).
Un’altra tappa culturale che bisogna assolutamente fare è quella ai famosi ristori Mucciante e Giuliani, situati a poca distanza uno dall’altro; qui si può comprare la carne per poi grigliarla all’esterno su barbecue già accesi e tenuti in vita da personale apposito. Si tratta davvero di una soluzione comoda e goduriosa, che lascia spazio anche alla socializzazione tra diversi tipi di avventurieri.
Da Campo Imperatore partono diversi sentieri, di lunghezza e difficoltà differenti, che conducono o avvicinano al maestoso Corno Grande.
Potevo rinunciare a questa esperienza di trekking sull’Appenino? Seguitemi per scoprire la mia avventura targata “montagna schiappa” sul Corno Grande del Gran Sasso! Per quanto mi riguarda, un’impresa epica e irripetibile!
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