Che belle le ciclovie! Aprono le porte del turismo lento e sostenibile anche al cicloturista-schiappa; sono pensate per dare un’identità nuova ai territori e farli riscoprire da un altro punto di vista…ad un’altra velocità.
Avevo già parlato con entusiasmo di due famose piste ciclabili che uniscono il Friuli Venezia Giulia, la Slovenia e la Croazia.
Ci spostiamo adesso tra le montagne della Lombardia e più precisamente nella sua Val Brembana. Qui esiste una pista ciclopedonale che attraversa l’omonima valle in provincia di Bergamo, il cui percorso si snoda in parte lungo il sedime della ex ferrovia della Val Brembana, attraversando bellissime e fresche gallerie scavate nella roccia.
Come ho avuto già modo di imparare, se l’itinerario si sviluppa lungo la via di una ex linea ferroviaria significa che la pendenza è minima. Infatti, anche questa ciclovia, lunga 31 km, ha un dislivello di soli 200 metri circa.
Un altro aspetto positivo da non sottovalutare è che la vicinanza del fiume Brembo e la quota (si arriva a un massimo di 536 m. sul livello del mare) rendono questo percorso fattibile anche nella stagione più calda.





Ufficialmente, la pista ciclabile parte da Almè e arriva fino a Piazza Brembana, ma vi è un unico neo in questo tragitto così ben studiato. Arrivando al centro abitato di Zogno, infatti, si è costretti a percorrere un tratto di circa 1 km lungo la strada statale, che non è proprio il massimo. Per questo motivo, si può optare per una partenza posticipata (così come abbiamo fatto noi anche per motivi organizzativi del momento), imboccando la ciclovia direttamente da Zogno. Il fascino “ferroviario” della prima parte del percorso, da Almé a Zogno, non è però da sottovalutare per la ricca presenza di ponti e gallerie.
Il panorama che si incontra lungo la ciclopedonale della Val Brembana è davvero suggestivo, diventando man mano che si prosegue sempre più “montano”, e molto vario. Si pedala su asfalto, su una pista ben segnalata e in ottime condizioni, circondati dalla natura; lungo il percorso si toccano diverse località della valle, si incontrano antiche e graziose stazioni, si attraversano ponti romanici e refrigeranti gallerie scavate nella roccia e illuminate.




Ci sono altri due elementi che caratterizzano questa zona e aggiungono ancora più interesse all’itinerario: l’acqua e il Liberty.
L’elemento acqua ha dato la gloria economica a questa valle, sia per i benefici delle acque termali di San Pellegrino Terme, sia per quanto riguarda l’industria dell’imbottigliamento.
Dallo sviluppo economico dato dallo sfruttamento della fonte minerale, ne è derivato anche quello di tipo turistico; da qui la necessità di creare nuove strutture di soggiorno all’altezza dei gusti raffinati dei frequentatori dell’epoca.
E’ di inizio Novecento l’esplosione dell’architettura stile Liberty di San Pellegrino, che si era trasformato nel centro più importante della valle, nonché in un’ambita località di villeggiatura modaiola e all’avanguardia in cui dare sfoggio del proprio status sociale.





La memoria di questo passato glorioso si può ancora respirare ammirando gli edifici dell’epoca, che trasudano il fascino della Belle Époque pur nel loro attuale stato di decadenza.
Per questo, una volta arrivati in sella della vostra bicicletta, è assolutamente consigliata una sosta a San Pellegrino per ammirare i suoi meravigliosi esempi di architettura Liberty, tra cui lo stabilimento dei bagni sul viale delle Terme, la sala bibita col porticato, lo stabilimento di imbottigliamento dell’acqua minerale, il Casinò, il Municipio, alcune ville private e l’imponente e affascinante il Grand Hotel.
Anche negli altri centri che si attraversano seguendo la pista ciclopedonale ci sono tracce Liberty, come il chiosco della toilette di Zogno o le ex stazioni della ferrovia.
Ma la Val Brembana, in quanto comunità montana, è famosa anche per un altro elemento culturale importantissimo…il formaggio! Insieme alla sua vicina Val Taleggio, negli ultimi anni ha riscoperto i piaceri dell’attività casearia artigianale, che regala una vasta scelta di prodotti locali: il Formai de Mut D.O.P., il Taleggio D.O.P., il Branzi, gli Agrì di Valtorta e lo Strachitunt della Valtaleggio.



Tra una pedalata e l’altra è quindi possibile fare shopping di qualità nei negozietti della valle o nei mercati settimanali. Se proprio poi si sente il bisogno di reintegrare energie e carboidrati, si può fare una sosta in trattoria per degustare la tipica polenta taragna e i casoncelli.. la giusta ricompensa per il ciclista-schiappa.
Di seguito trovate la mappa e la traccia del percorso che abbiamo percorso, con partenza da Zogno, tappa pranzo al sacco al Lago del Bernigolo e variante finale fino a Branzi (per onorare il famoso formaggio). La traccia del percorso ufficiale, quello che da Almé arriva a piazza Brembana, invece la potete trovare tranquillamente esplorando il web.

SE I MIEI ARTICOLI DI PIACCIONO… Segui la mia pagina FB per essere sempre aggiornato sui nuovi articoli e segui anche i miei due profili Instagram per vedere le foto più belle: perdersi_traveldiary e montagna_schiappa.