Dopo l’annata nevosa del 2020/21, particolarmente difficile per i rifugi, costretti ad aperture a singhiozzo e a gestire metri di neve, gli inverni purtroppo si sono fatti più miti e secchi. Questo ha reso meno estremo consumare un pranzo al sacco una volta arrivati in vetta. Tuttavia, il fascino di un piatto caldo ad alto contenuto di calorie, cucinato dalle mani esperte dei rifugisti, rimane invariato.
In questo articolo vi suggerisco alcuni itinerari abbastanza semplici che, grazie alla presenza di un caldo e accogliente rifugio in vetta, sanno scaldare il cuore dei “polenta-lovers” anche nella stagione più fredda. Ce ne sono alcuni ai quali sono affezionata, dove torno spesso, perché sono facilmente raggiungibili in tutte le stagioni.
Le informazioni tecniche più dettagliate le trovate cliccando sul link del sito Gulliver. Per trovare ispirazione per altri percorsi visita il mio profilo STRAVA o KOMOOT; esplora anche la pagina del blog dedicata ai percorsi a piedi!

Rifugio Fontana Mura
Val Sangone
E’ sicuramente una delle mete del cuore per tutte le stagioni e non solo perché la strada per raggiungerlo a piedi non è troppo impegnativa. Il rifugio è gestito da due simpatici ragazzi che, dopo aver girato un po’ il mondo, hanno lasciato i loro lavori sicuri per assecondare il bisogno di tornare a casa. Al Fontana Mura si mangia semplicemente da dio, si beve ottimo vino e si può giocare con giochi in scatola degli anni 80-90!
Clicca qui per le info tecniche: https://www.gulliver.it/itinerari/fontana-mura-rifugio-dalla-strada-per-pian-neiretto/

Rifugio Willy Jervis
Val Pellice
E’ situato nella suggestiva Conca del Pra ed è raggiungibile sia in inverno che nella bella stagione attraverso due diversi percorsi. In inverno si percorre la pista carrabile, più lunga ma meno ripida, mentre nelle altre stagioni è possibile salire anche attraverso il sentiero, più breve e ripido ma fattibile. La regina di questo rifugio è senza dubbio Madame Polenta Concia, una vera bomba.
Il Jervis deve il suo nome al partigiano e alpinista Guglielmo Jervis ed è sicuramente uno dei miei rifugi del cuore.
Clicca qui per le info tecniche: https://www.gulliver.it/itinerari/jervis-willy-rifugio-alla-conca-del-pra-da-villanova/

Rifugio Città di Ciriè
Val d’Ala, Pian della Mussa
Questo rifugio è una meta ideale per l’inverno, quando la strada percorribile in auto è chiusa al traffico lasciando spazio solo agli scarpinatori. Il primo tratto di percorso è abbastanza in pendenza, ma poi spiana (per davvero!). La chicca e il consiglio è quello di portarsi dietro un bob da usare al ritorno dal rifugio, perché il tratto di strada in pendenza risulta particolarmente adatto!
Clicca qui per le info tecniche: https://www.gulliver.it/itinerari/mussa-pian-della-e-rifugio-citta-di-cirie-da-balme-3/

Rifugio Selleries
Val Chisone
La medaglia al merito di questo rifugio va sicuramente alla crema di gorgonzola, con la quale accompagnare la polenta e la selvaggina.
Partendo da Pra Catinat raggiungere il Selleries è decisamente semplice anche nella stagione invernale con la neve (chi vuole faticare di più può partire da Villaretto). Non ci sono infatti particolari pendenze da superare e il paesaggio innevato merita sicuramente di più. Il rifugio si trova all’interno del Parco dell’Orsiera Rocciavrè e da lì è possibile partire per altre interessanti escursioni (come per esempio quella ai laghi Laus e quello Della Manica).
Clicca qui per le info tecniche: https://www.gulliver.it/itinerari/selleries-rifugio-da-pra-catinat/

Rifugio La Chardouse
Alta Val di Susa
Il rifugio si può raggiungere attraverso la strada carrabile (chiusa in inverno) o seguendo il sentiero, più breve e ripido, ma comunque fattibile, se si dispone della giusta attrezzatura per camminare su ghiaccio o neve. La Chardouse è il nome in patois del fiore della carlina, che si appendeva fuori dalle case di montagna per tenere lontane le forze nefaste. Il rifugio, situato nella borgata Vazon, è graziosissimo e curato. Si mangia benissimo, nonostante non abbia nel menu la polenta. Punto di forza è sicuramente la zuppa di cerali, legumi e verdure di stagione, nonché i tomini con una deliziosa marmellata di rabarbaro, lampone e cipolla rossa.
Clicca qui per le info tecniche: https://www.gulliver.it/itinerari/la-chardouse-rifugio-da-oulx/
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